S. E. Mons. LUIGI RINALDI
Vescovo
della diocesi S. Marco – Bisignano dal 22
febbraio 1956 a prima del 21 ottobre 1977 giorno della sua morte.
Nato a Napoli il 22 aprile 1901, terzo di 11 figli, a 18 anni entrò nel Seminario e l’11 aprile del 1925 fu ordinato sacerdote dall’allora cardinale di Napoli Ascalesi.
Si distinse subito per le sue qualità umane, di fede e culturali. Qualche volta con orgoglio ma profonda umiltà, ricordava a noi giovani studenti, le quattro lauree che aveva conseguito: Teologia, Diritto Canonico, Diritto civile, Lettere e Filosofia, invitandoci a studiare, a vivere lo studio come lavoro, perché i “vostri papà e le vostre mamme lavorano per voi”. Quando veniva a trovarci in Seminario era una gioia per il suo stile tipicamente napoletano e amabile. Lo ricordo quando passeggiava per le navate del Santuario del Pettoruto e si intratteneva con i fedeli con tanta semplicità, umiltà e ascolto. Quando invitava don Franco Fiore e don Umile Plastina a fare la catechesi ai giovani che dovevano ricevere la cresima. Amava veramente la Madonna e molte volte la ringraziava per l’onore e l’onere dell’Episcopato nelle preghiere che egli stesso componeva e nel rendere il luogo del Pettoruto, Centro di Mariana devozione, più bello ed accogliente con marmi pregiati e splendide lampade. Tanto amava la Madonna che ha voluto essere vicino a lei per sempre.
Nominato vescovo di San Marco e Bisignano da Pio XII il 22 febbraio 1956, fu consacrato nella Cattedrale di Napoli dal Cardinale Marcello Mimmi il 22 aprile dello stesso anno. Fece il suo ingresso nella diocesi di S. Marco il 10 giugno 1956 e il 24 in quella di Bisignano. Le resse per più di 20 anni. Un tempo lungo con ininterrotti impegni sui vasti campi della Catechesi, Liturgia, Carità, Cultura, Famiglia, Clero, Religiosi, Giovani, Strutture ecclesiali.
Rimane nella memoria all’inizio del suo episcopato la lettera Pastorale al Clero e al Popolo delle diocesi “Labora sicut bonus miles Christi Jesu”, motto riportato nel suo stemma, e la Peregrinatio Maria con la consacrazione alla Madonna.
Per ben sei volte indisse la Visita Pastorale, visitando più volte le 82 parrocchie della diocesi. Numerosi i Convegni, corsi di esercizi spirituali e le Lettere pastorali. Il Clero e il popolo insieme si ritrovarono sempre con il loro vescovo, padre e pastore, amato e venerato.
Fece importanti lavori di restauro ai due episcopi e alle due Cattedrali, per le quali profuse ingenti somme in arredamenti. Si prodigò per la costruzione di 21 scuole materne finanziate dalla Cassa per il Mezzogiorno e 12 li realizzò a proprie spese. Istituì 10 nuovi complessi parrocchiali, case canoniche, il Seminario estivo ex novo, e la sopraelevazione del Seminario Diocesano in San Marco. Il Seminario estivo a Belvedere Marittimo per i seminaristi è stata una grande novità nel cammino vocazionale. Teneva molto al Seminario ed ai ragazzi che in esso vivevano. Eravamo, come spesso soleva, dire “La pupilla del vescovo” e aiutava tutti nel sostenere le spese della retta. Teneva molto anche al Seminario Teologico S. Pio X di Catanzaro che ha sempre sostenuto, anche come luogo di cultura. Riuscì ad avere in quasi tutte le parrocchie la presenza delle suore, soprattutto quelle dei sacri cuori, che tanto bene hanno fatto alle comunità nella crescita religiosa e umana dei piccoli, dei giovani e dei grandi. Organizzò la biblioteca di Bisignano e arricchì quella del Seminario di S. Marco, a lui poi dedicata, tenendola sempre aggiornata con volumi vari del sapere umano e religioso e facendole dono di tutti i suoi innumerevoli volumi.
Lo incontrai prima della mia ordinazione diaconale che ricevetti la prima domenica di maggio del 1977 al Santuario del Pettoruto da mons. Enea Selis, arcivescovo di Cosenza e Amministratore Apostolico di S. Marco e Bisignano. Era solo nella sua stanza in Episcopio, sul letto, sofferente ma sereno. Abbiamo parlato a lungo, a cuore aperto. “Avrei voluto ordinarti io, mi disse, non mi è possibile. Ho voluto bene ai miei sacerdoti e vorrei vederli più spesso. A volte mi mancano. Ho tanto studiato, ho tanto predicato, ho tanto annunciato Gesu’Cristo come “buon soldato” a tutti coloro che ho incontrato. Ora spero tanto di essere accolto nella vita per sempre”.
don francesco cozzitorto
Ho fatto oggi questa ricerca in onore del suo compleanno.
Mia madre mi raccontava sempre di quanto lei sia una bellissima persona